VUOI AVERE PIÚ ENTRATE E PIÚ TEMPO?

Se Mario guadagna 100.000 euro l’anno, è due volte più ricco di Giuseppe che ne guadagna 50.000. Pensi anche tu che sia così?

La maggior parte delle persone ragiona in termini di reddito assoluto, che si misura considerando solamente il denaro come parametro di riferimento. Ma se prendiamo come riferimento il mix reddito assoluto e tempo (reddito relativo), possiamo scoprire che le cose non sono come sembrano.

Il reddito relativo si calcola dividendo il tuo guadagno per il numero di ore lavoro. Se ad esempio il tuo guadagno annuo (quello personale, non della tua azienda) è di euro 100.000 e il numero di ore lavoro annue è di 2.530 (supponendo di lavorare 55h a settimana per 46 settimane), il reddito relativo sarà di euro 39,53 (100.000/2.530). Ti sembra poco vero? Prova a calcolare il tuo, ricordando che, espresso in altri termini, il reddito relativo indica quanto vale una tua ora di vita professionale.

Tornando al nostro esempio iniziale:

Mario guadagna 100.000 euro l’anno (2.000 euro a settimana, considerando 50 settimane lavorative), lavorando 80 ore a settimana. Quindi, guadagna 25 euro l’ora (2.000/80). Giuseppe guadagna 50.000 euro l’anno (1.000 euro a settimana), lavorando 10 ore a settimana. Quindi, guadagna 100 euro l’ora (1.000/10).  

Considerando il reddito relativo, Giuseppe è quattro volte più ricco di Mario!

Chiaramente, occorre produrre il reddito necessario per sostenere la vita che si desidera, ciò significa che se Giuseppe si ferma alle 10 ore, potrebbe non essere sufficiente. Tuttavia, può arrivare a guadagnare 100.000 euro lavorando 20 ore a settimana contro le 80 di Mario ed avere 60 ore (libere direbbe Mario) da dedicare a sé stesso e la propria famiglia.

Il calcolo del reddito relativo è molto utile per prendere decisioni di business importanti.

Supponiamo che Mario sia un imprenditore o un professionista, abbiamo detto che il suo reddito relativo è di 25 euro/h.  A Mario converrebbe delegare ogni sua attività che ha un valore inferiore al suo reddito relativo. Pagando complessivamente 80euro a qualcun altro per fare sue attività di minor valore per un totale di 4h, significherebbe guadagnare 4h da poter dedicare ad attività di maggior valore che potrebbero generare, ad esempio, un reddito relativo di 100 euro/h o più alto. In questo caso avrebbe un utile relativo totale di 320 euro (100×4= 400-80= 320).

Stai svolgendo attività a basso reddito relativo (da delegare) o ad alto reddito relativo (da mantenere)?

Vediamo una case history del settore estetica.

Scenario iniziale: L’imprenditrice aveva avviato il suo business da 5 anni e si barcamenava tra diverse attività: cabina, agenda, gestione amministrativa. Aveva 2 estetiste che si dedicavamo a manicure e massaggi base, lei si alternava tra queste attività ed anche alle poche sessioni con macchinari che a detta sua giravano poco a causa del costo più elevato rispetto al resto dei servizi.

Analisi: Abbiamo fatto un calcolo della sua redditività relativa e quella delle sue collaboratrici rispetto al costo fisso (stipendio), è emerso con suo grande stupore (non il mio che avevo già fiutato l’inganno) che era veramente antieconomico continuare a lavorare così tanto per generare così poco. Il calcolo del potenziale di vendite ed incassi che non stava generando ha dato il colpo di grazia al vecchio modo di pensare, facilitando il cambiamento. Inoltre, ho fatto fare l’analisi del potenziale personale a lei e le due collaboratrici per comprendere esattamente quali attitudini fossero costruttive in relazione agli obiettivi di crescita e quali stessero agendo da freno e fossero quindi da sbloccare.

Soluzioni e Risultati: Abbiamo ampliato la formazione delle due estetiste sulla manicure aggiungendo la ricostruzione delle unghie e due  nuovi massaggi. In questo modo abbiamo aumentato il loro reddito relativo ed inserito anche degli incentivi. La titolare si è dedicata all’epilazione laser ed introdotto un nuovo macchinario estetico, il suo reddito relativo si è triplicato ed ha liberato (è proprio il caso di dirlo) 3h al giorno che sono state riprogrammate settimanalmente tra: visite di consulenza (che nel 70% si trasformano in programmi di trattamento estetico), studio di pacchetti e promozioni, gestione finanziaria e strategica dell’attività, tempo per sé stessa. Nel giro di 6 mesi, avviando anche delle attività di marketing e formazione sulle vendite, abbiamo inserito una terza collaboratrice per la gestione dell’agenda e gran parte delle operatività legate ad amministrazione, marketing, recall clienti, e tutte le micro attività che riempivano ancora le ore della cliente così che potesse fare un ulteriore salto avanti per espandere il centro estetico. Il mio programma di intervento è stato gestito con un mix di formazione dal vivo e consulenze via Skype, così da valorizzare il tempo sia mio che della cliente.

Più aumenti il reddito relativo, più avrai tempo per far espandere il tuo business e migliorare la qualità di vita!

Mi auguro che si siano accese diverse lampadine anche a te, così come è successo a diversi miei clienti. Sono un tipo estremamente pratico, quindi voglio lasciarti con 5 azioni da mettere subito in campo:

  1. Calcola il tuo reddito relativo
  2. Fai una lista di tutte le attività di valore e di quelle di basso valore che stai svolgendo attualmente in prima persona
  3. Scopri quanto ti costerebbe delegare alcune di queste attività minori e quante ore recupereresti
  4. Decidi in cosa investiresti le ore recuperate e che valore avrebbero per te (tieni conto anche del valore emotivo)
  5. Crea un piano d’azione per aumentare il tuo reddito relativo con obiettivi chiari, azioni e scadenze intermedie

Se hai bisogno di una mano, contattami via mail QUI e ti dirò come posso aiutarti ad avere più tempo e più soldi.

Join the discussion