Esiste un metodo che può portare ciascuno di noi a raggiungere obiettivi professionali e personali davvero significativi?
Le 7 regole che sto per indicarti, mi hanno cambiato la vita nel 2003 quando le scoprii leggendo il libro che considero la bibbia del business, sto parlando de “Le 7 Regole per Avere Successo” di Stephen Covey (“The 7 Habits of Highly Effective People” del 1989).
Il libro di Covey va considerato come uno dei testi più innovativi nel panorama della letteratura manageriale, uno di quei libri che non dovrebbero mai mancare nella cultura di imprenditori, professionisti, formatori, manager e coach. In realtà, si tratta di un vero e proprio percorso di miglioramento estremamente pratico su come ottenere risultati in linea con i propri obiettivi.
Le 7 Regole sono:
1. SII PROATTIVO: niente scuse o lamentele e lavora su quello che è in tuo potere.
La proattività è la capacità di controllare il proprio ambiente, piuttosto che venirne controllati. Il grande problema è “come” vediamo il problema e dove cerchiamo le soluzioni. Ci sono circostanze che non possiamo controllare direttamente (non possiamo far smettere di piovere, ad esempio), ma possiamo sempre scegliere come agire (invece di reagire) prendendo l’iniziativa per superare o aggirare gli ostacoli.
Covey focalizza l’attenzione sull’importanza di lavorare su ciò che possiamo influenzare, ovvero le cose che possiamo modificare. Quindi, invece di lamentarsi del problema o aspettarsi che altri lo risolvano al nostro posto, occorre pensare a cosa possiamo fare noi direttamente per risolverlo. Allora sì che dimostriamo di essere proattivi. Agendo in questo modo, saremo in grado di aumentare la nostra capacità di influenzare la realtà circostante, invece di subirla come spesso accade. Tutto dipende da noi!
2. COMINCIA PENSANDO ALLA FINE: focalizzati sul risultato finale e sulle azioni che contribuiscono a raggiungerlo.
Comincia pensando alla fine, significa aver chiaro dove vogliamo arrivare, quale destinazione ci siamo prefissati. Se non partiamo dalla fine, incontreremo molte difficoltà nel pianificare efficacemente il nostro piano d’azione, rischiando di correre nella direzione sbagliata.
Per non ritrovarci dopo anni nel posto sbagliato, dobbiamo comprendere cosa ci rende felici, quali sono le nostre priorità nella vita, a cosa diamo più valore (famiglia, coppia, lavoro, amici, successo, proprietà, ecc.). Siamo noi che scegliamo la direzione per essere felici.
3. DAI PRECEDENZA ALLE PRIORITÁ: impara a delegare per concentrarti sulle attività strategiche.
Se la seconda regola riguarda la creazione mentale, la terza è la creazione fisica. Imprenditori e manager sono spesso indaffarati su urgenze che non possono essere rinviate, ma debbono essere affrontate subito. Il segreto è dare la precedenza alle attività importanti prima che si trasformino in urgenti. La delega è una via necessaria per liberare il nostro tempo, così da dedicarci a ciò che solo noi possiamo fare per far espandere il business.
Se resti nel turbinio delle urgenze, ti allontanerai dal raggiungimento degli obiettivi che fanno davvero la differenza. È ciò che accade quando sei indaffarato (disperso su mille attività), invece che produttivo (focalizzato su ciò che è importante).
4. PENSA VINCERE/VINCERE: il successo non dato da uno scontro su un’arena, ma da un modo nuovo di creare benessere per tutti.
Occorre superare l’arcaico atteggiamento competitivo fondato sulla scarsità di risorse, la vera vittoria consiste nel trovare una soluzione che crei opportunità per tutti.
Covey paragona le relazioni a un conto corrente bancario. Alcune azioni rappresentano un versamento emotivo (disponibilità, apprezzamento, sorriso, comprensione), altri un prelievo (scortesie, litigi, disinteresse, critiche fini a se stesse). Se preleviamo sempre senza versare mai, il conto andrà in rosso e la relazione si rovinerà. Capiterà di dover prelevare, magari con un richiamo su un errore, ma se abbiamo versato a sufficienza, probabilmente avremo ancora dei crediti emotivi.
Atteggiamenti win/win sono ad esempio: comprendere le altre persone, rispettare il loro pensiero, essere gentili, mantenere gli accordi, scusarsi quando si sbaglia.
5. COMPRENDI PER FARTI COMPRENDERE: perché qualcuno dovrebbe capirti se tu non sei il primo a farlo?
Finché mettiamo davanti sempre noi stessi, faremo una gran fatica a capire e farci capire perché tenderemo a giudicare pensando che il nostro punti di vista è l’unico corretto. Prima dobbiamo ascoltare attivamente ed essere interessati all’altro, poi possiamo esporre il nostro pensiero.
Spesso interpretiamo invece di comprendere veramente ciò che l’altra persona sta dicendo. Ti capita mai mentre qualcuno ti parla di avere la convinzione di sapere dove vuole arrivare? Ok, potresti anche azzeccare, ma è sempre bene verificare che sia proprio così. Ripeti con parole tue cosa ti ha detto e chiedigli se hai compreso bene il suo pensiero. Una comunicazione efficace parte sempre dallo spostare l’attenzione da noi alla persona che abbiamo difronte. Un buon imprenditore e manager, comprende e viene compreso.
6. SINERGIZZA: cooperando otterrai una fetta più grande dell’intera torta che generi da singolo.
L’applicazione della regola 5 è fondamentale per riuscire a creare un team di persone che vogliono raggiungere insieme gli obiettivi concordati. Sinergia significa unire le energie per direzionale verso il vantaggio di tutti, un grande obiettivo comune che comprende gli obiettivi dei singoli. Potremmo semplificare questo punto in “L’unione fa la forza!“.
La cooperazione consente di collaborare verso il raggiungimento di uno scopo che permette di realizzare di più di quanto potrebbe essere realizzato da ognuna delle persone lavorando singolarmente.
7. AFFILA LA LAMA: il miglioramento continuo è l’investimento con il ROI più alto.
Non si tratta solo di apprendere dalle nostre esperienze, quanto di essere attivi costantemente nel migliorarsi personalmente e professionalmente. Ho sentito spesso dire da imprenditori e manager “Non ho tempo per formarmi“, ma non si rendono conto che è una follia. Covey risponde dicendo “Ti è mai capitato di essere così impegnato a guidare da non avere il tempo di mettere benzina?“. Ma veramente vuoi rimanere a piedi senza energia?
Questa è una regola chiave che innesca il circolo virtuoso di tutte le regole. È dove dobbiamo essere da esempio per incoraggiare gli altri a fare lo stesso. Perché “affilare la lama“? Un coltello per tagliare efficacemente deve essere affilato costantemente. Lo stesso vale per la nostra capacità di generare alte performance.
CONCLUSIONI
Covey ci insegna che per migliorare i risultati, dobbiamo prima di tutto migliorare come persone. Una persona di successo, ha atteggiamenti di successo:
- si assume degli impegni e li mantiene
- ammette i propri errori e se ne prende responsabilità
- agisce in modo proattivo invece di lamentarsi
- sceglie di fare le cose invece di doverle fare
- guida il suo tempo piuttosto che subirlo
- è disposta a fare cose che gli altri non vogliono fare pur di raggiungere un obiettivo importante
- sa che il successo significa essere se stesso
La gestione del tempo, la comunicazione, l’organizzazione, sono tutte cose fondamentali che arrivano dopo l’aspetto più importante del migliorarsi. E il più grande miglioramento passa dalla capacità di vedere le stesse cose sotto una nuova prospettiva. Covey ci ricorda che la mappa non è il territorio, se restiamo ancorati a vecchie convinzioni (mappe) non riusciremo a vedere la realtà del territorio in cui ci troviamo e sarà molto facile perderci.
Se vogliamo davvero crescere, superare le difficoltà di una vita, dobbiamo cambiare i nostri paradigmi, imparare a cambiare il nostro modo di osservare il mondo. Su questo punto Covey cita la frase di Einstein “I problemi rilevanti che ci si presentano non possono essere risolti allo stesso livello di pensiero in cui ci troviamo quando li abbiamo creati“.
Questo libro è veramente eccezionale, pensa che lo rileggo ogni anno ed è ancora oggi un best seller del management risultando tra i libri più venduti. Lo trovi in tutte le librerie o QUI su Amazon.
Concludo con una splendida frase di Covey che racchiude le 7 Regole del successo:
“Noi non siamo il prodotto di ciò che ci è accaduto nel nostro passato. Abbiamo il potere di scegliere. Il modo in cui decidi di vedere la realtà e i tuoi comportamenti determina il tuo destino. Noi non siamo esseri umani su un cammino spirituale. Noi siamo esseri spirituali in un viaggio umano. Siate una luce, non un giudice. Siate un modello, non un critico.” (Stephen Covey)