Come forse saprai, la mente umana è abitudinaria e non ama i cambiamenti. Tuttavia, questi sono alla base del nostro percorso di crescita sia personale che business.
Circa l’80% delle persone continua a seguire di default sempre lo stesso percorso, che raramente mette in discussione se non per cause forzose.
Il fatto è che:
Quanto più velocemente sei capace di mettere in discussione la tua rotta, tanto più velocemente puoi trovare la strada corretta.
Ma come evitare di cadere nella trappola opposta della dispersione improduttiva?
Occorre imparare ad armonizzare l’istinto conservatore di sicurezza del cervello limbico (chi lascia la strada vecchia per la nuova…) con la pignoleria analitica della neocorteccia (occorre analizzare nel dettaglio tutti i pro e contro) e l’impulsività decisionale del cervello rettile (abbiamo già perso troppo tempo).
Tradotto in azioni pratiche:
- Stabilisci a priori un intervallo di tempo fisso di verifica (ogni settimana, ogni mese, ogni trimestre…)
- Valuta i risultati oggettivi (dati, fatti, numeri) ed emotivi (come ti senti) ottenuti fino a quel momento e confrontali rispetto al tuo obiettivo finale (la destinazione): ti stai avvicinando o allontanando?
- Stabilisci se è il caso di cambiare rotta, trovandone una più efficace, che ti consenta di velocizzare il raggiungimento della destinazione desiderata
- Non ascoltare chi ti dice di non cambiare, tu cambi in continuazione ed è solo viaggiando e solcando nuove strade che riuscirai a scoprire quella giusta per te
- Passato il nuovo intervallo di tempo fissato, ripeti questa routine costruttiva partendo dal punto 2
Ora ti sto per svelare un mio segreto…
Quando parto con un progetto, so esattamente dove voglio arrivare (la mia visione è chiara, il perché è forte e la destinazione precisa e misurabile), ma non so mai come ci arriverò.
In passato avevo l’abitudine di pianificare l’impossibile, ma poi notavo che molte cose stabilite finivano per saltare per aria. Così facevo l’errore di pensare che il problema fosse la destinazione e mi ritrovavo a cambiarla appena le cose non funzionavano.
Sbagliando si impara e l’esperienza, quella fatta cicatrici, finisce per renderti più saggio. Così ho compreso la mia regola d’oro:
Cambia rotta, ma non destinazione!
Questa mia massima, porta a una seconda regola aurea:
Quando hai un perché forte, il come non è mai un problema!
Sappi, però, che c’è sempre un prezzo da pagare e te ne devi assumere la piena responsabilità.
Allora, quando farai la prossima verifica?